La mancata adozione di un Codice di diritto amministrativo da parte del legislatore rende estremamente complessa e rilevante la predisposizione di una raccolta di leggi di diritto pubblico. Nella parte generale la legge fondamentale è la legge 7 agosto 1990, n. 241, che contiene le norme di regolaz...
La mancata adozione di un Codice di diritto amministrativo da parte del legislatore rende estremamente complessa e rilevante la predisposizione di una raccolta di leggi di diritto pubblico. Nella parte generale la legge fondamentale è la legge 7 agosto 1990, n. 241, che contiene le norme di regolazione del procedimento e del provvedimento amministrativo. In questa parte generale si collocano, tra gli altri: il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, che contiene le norme generali sul lavoro pubblico; il decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 175, che contiene il testo unico in materia di società a partecipazione pubblica; il decreto legislativo 23 dicembre 2022, n. 201 di riordino della disciplina dei servizi pubblici locali; il decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, che contiene il nuovo Codice dei contratti pubblici. Nella parte speciale sono riportati, tra gli altri, i seguenti testi fondamentali: il decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, nel settore dell’edilizia; il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, nel settore dell’espropriazione; il decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, nel settore del beni culturali e del paesaggio; il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, nel settore dell’ambiente; decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, nel settore della sanità; il decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, nel settore dell’immigrazione. Nella parte relativa alla giustizia amministrativa, è contenuto il codice del processo amministrativo (decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104), che ha sistematizzato le norme di disciplina del processo amministrativo; al termine del è inserito l’indice analitico. I curatori del Codice amministrativo 2024 sono docenti nei corsi per il concorso di magistratura ordinaria e amministrativa, il che rende la selezione delle leggi calibrata sulla specificità delle singole prove che devono essere sostenute. Le esperienze passate dimostrano come i Codici sono stati sempre di grande ausilio nella fase di svolgimento delle prove.