Come in ogni altro processo, così anche nel rito penale la prova dei fatti di interesse scientifico può ispirarsi a due atteggiamenti opposti, che riflettono le forme fondamentali dello sforzo umano di ambientarsi nel mondo.
Da un lato, vi è l’aspirazione a una conoscenza ...
Come in ogni altro processo, così anche nel rito penale la prova dei fatti di interesse scientifico può ispirarsi a due atteggiamenti opposti, che riflettono le forme fondamentali dello sforzo umano di ambientarsi nel mondo.
Da un lato, vi è l’aspirazione a una conoscenza il più possibile rigorosa, che non si accontenta delle qualifiche professionali degli esperti in giudizio, ma esige la piena affidabilità delle informazioni specialistiche che essi forniscono.
Dall’altro lato, vi è la convinzione che, nonostante la complessità dei suddetti fatti, essi debbano essere ricostruiti secondo il senso comune, l’unico criterio accessibile a tutti i consociati.
Il presente volume intende andare oltre questa secca alternativa, coltivando un approccio integrato ai problemi della prova scientifica dei fatti di reato.
L’obiettivo è perseguito col contributo di studiosi di varia estrazione professionale e disciplinare, chiamati ad approfondire, alla luce della recente dottrina e giurisprudenza, gli aspetti generali della prova scientifica nello spazio del giudizio penale, nonché le principali peculiarità e criticità che essa presenta quando verte sugli elementi della causalità materiale e degli stati mentali.