Avvicinandosi la scadenza del primo decennio di vita dell’Osservatorio sulla legalità (OSLE), possiamo constatare con soddisfazione che l’accoglienza ri¬cevuta in questo non più breve lasso di tempo dai Materiali per una cultura della legalità presso gli studiosi, gli operatori, i Centri di ...
Avvicinandosi la scadenza del primo decennio di vita dell’Osservatorio sulla legalità (OSLE), possiamo constatare con soddisfazione che l’accoglienza ri¬cevuta in questo non più breve lasso di tempo dai Materiali per una cultura della legalità presso gli studiosi, gli operatori, i Centri di ricerca, costituisce conferma del lavoro sviluppato in questi anni e motivo di rinnovato impegno. Il volume 2022 si apre con un saggio di Federico Pedrini, che ricostruisce mirabilmente il tema complesso della legalità nel nostro tempo, dedicato alla me¬moria di un Maestro, come Paolo Grossi, repentinamente e di recente scomparso lasciando un gran vuoto negli amici e negli studi, del quale vogliamo ricordare con ammirazione e commozione la Intervista rilasciata ai Materiali nel volume del 2019.
Dopo il bilancio di Giuseppe Acocella sulla percezione in questo tempo del principio di legalità e della sua crisi, seguono i saggi, dedicati in particolare ai profili essenziali della riforma dell’amministrazione della giustizia penale, esaminati nei saggi di studiosi del calibro di Giuseppe Amarelli, Katia La Regina, Luigi Kalb, Vincenzo Maiello, Pasquale Troncone. La sezione dei saggi è completata dal testo di Isaia Sales, che traccia i percorsi della controversa dinamica Stato-Antistato, sottolineando l’irrisolto conflitto tra disperata lotta per la legalità e radicamento sociale della criminalità organizzata, che segna le sorti della storia meridionale. Completa questa sezione il saggio di Giovanna Di Giorgio, che riprende lo spazio della “letteratura e diritto” aperto nel 2020 da un testo su “teatro e diritto”, nel ricordo di una vittima innocente (come la tardiva assoluzione ha poi dimostrato) della amministrazione distorta e pervicace della giustizia penale, come fu Roberto Racinaro.
La sezione Interviste si giova quest’anno del contributo ricchissimo, incisivo e penetrante, di Lucio D’Alessandro, e di quello autorevole di Christian Waldhoff (grazie alla traduzione di Agostino Carrino), che allarga il problema della legalità alla dibattuta dimensione del ruolo svolto dalle istituzioni europee. Completa il volume la sezione Biblioteca della legalità, che anche que¬st’anno si avvale di una schiera di studiosi giovani (Fristachi, Di Martino, Ridolfi, Girardi) o già sperimentati (Sepe, Crobe, De Angelis, Scoppettuolo, Forestieri) che costituiscono la rete interna all’OSLE degli studiosi che danno continuità e vigore alla vita dell’Osservatorio e alla News-letter periodica, che completa il lavoro svolto attraverso i Materiali per una cultura della legalità. In marcia, dunque, verso il compimento del primo decennio.