L’azienda rappresenta l’oggetto principale dell’analisi economico-aziendale e può essere definita in molteplici modi, a seconda della volontà di sottolineare talune caratteristiche piuttosto che altre. Secondo la normativa civilistica nazionale l’azienda è “il complesso di beni organizz...
L’azienda rappresenta l’oggetto principale dell’analisi economico-aziendale e può essere definita in molteplici modi, a seconda della volontà di sottolineare talune caratteristiche piuttosto che altre. Secondo la normativa civilistica nazionale l’azienda è “il complesso di beni organizzati dall’imprenditore per l’esercizio dell’impresa” (art. 2555 cod. civ.). Tale definizione, tuttavia, dal punto di vista economico aziendale, viene su più fronti contestata in quanto giudicata parziale e derivata. È parziale perché fa riferimento ad uno solo dei sub sistemi contenuti nel più ampio organismo aziendale, quello del capitale, cioè l’insieme dei beni, ignorando le altre componenti fondanti del sistema azienda (l’organizzazione e la gestione). È derivata, in quanto il legislatore civilistico circoscrive l’azienda quale strumento per esercitare l’impresa, concetto, quest’ultimo, che peraltro il legislatore non definisce, ma desume da quello di imprenditore enunciato all’art. 2082 cod. civ. La dottrina aziendalistica ha studiato e definito l’azienda mettendo in luce differenti aspetti che la caratterizzano, ponendo l’attenzione ora sui soli aspetti strutturali, ora su quelli puramente dinamici o, ancora, su entrambi, individuando, così, tre principali filoni di studio. Il primo filone, organico-strutturale (Vianello, 1930), focalizza la sua attenzione sulla struttura materiale del sistema azienda trascurando, quasi in toto, l’aspetto dinamico. È quindi un tipo di approccio definito “statico”, che vede l’azienda come sistema di persone e beni armonicamente disposti per il conseguimento di un determinato fine...