Con un intervallo di tempo corrispondente a quanti intercorsi tra le precedenti edizioni del Manuale, e per sopperire al loro esaurimento presso l’Editore, ne proponiamo una quinta, aggiornata e riveduta, con i medesimi criteri di redazione e gli stessi intenti didattici e formativi.
L’aggiornam...
Con un intervallo di tempo corrispondente a quanti intercorsi tra le precedenti edizioni del Manuale, e per sopperire al loro esaurimento presso l’Editore, ne proponiamo una quinta, aggiornata e riveduta, con i medesimi criteri di redazione e gli stessi intenti didattici e formativi.
L’aggiornamento si rende utile per corrispondere a nuovi apporti normativi nazionali e della Unione europea rilevanti per le materie oggetto della presente trattazione. Il d.lgs. 10 ottobre 2022, n. 149 (riforma Cartabia), introduce, tra l’altro, nuove norme di diritto internazionale privato e processuale civile. Il reg. UE 2023/2844 del 3 dicembre 2023 prevede utili regole per la digitalizzazione della cooperazione giudiziaria e di accesso alla giustizia in materia civile, commerciale e penale.
Va inoltre dato il necessario rilievo a indirizzi normativi e giurisprudenziali che rispecchiano evoluzioni nella sensibilità etico-giuridica. Ad es. in tema di protezione degli adulti incapaci, al fine di agevolare la tutela uniforme degli stessi entro il territorio dell’Unione europea, la Commissione europea, il 31 maggio 2023, ha presentato una proposta che prefigura una decisione del Consiglio che autorizza gli Stati membri che non vi hanno ancora provveduto, come l’Italia, a ratificare la Convenzione dell’Aja del 2000 sulla protezione internazionale degli adulti, “nell’interesse dell’Unione”, o ad aderirvi. Inoltre la Commissione ha presentato una proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio, teso a rafforzare, nei rapporti tra gli Stati membri, la cooperazione assicurata dalla Convenzione dell’Aja. Grazie a tali atti, la Convenzione dell’Aja del 2000 diventerà la disciplina di conflitto uniforme entro l’Unione europea con le modifiche apportate dal regolamento, e resterà in vigore nelle sue disposizioni originarie nei rapporti con gli Stati estranei all’Unione da essa vincolati.
Un altro ambito di interessanti evoluzioni concerne gli status personali. Ancor più numerosi che in passato si sono riproposti casi di richieste di riconoscimento di rapporti di filiazione, costituiti all’estero con ricorso alla fecondazione eterologa o alla maternità surrogata. L’accoglimento ottenuto talora da ufficiali dello stato civile o da giudici di merito per il riconoscimento della pari maternità tra madre biologica e intenzionale in coppie omosessuali femminili che avevano fatto ricorso all’estero alla fecondazione eterologa, ammessa in Italia solo a coppie eterosessuali per infertilità, si è scontrato in più casi, nonostante qualche iniziale incertezza, con una giurisprudenza negativa della Cassazione, che offriva alla madre intenzionale il solo rimedio della adozione in casi particolari.